
Non mi avrete mai come volete voi

A ventisei anni sono andata in India da sola, senza cellulare, con uno zaino in spalla, una guida cartacea e un biglietto aperto per sei mesi, nessuna prenotazione, nessun villaggio vacanze, nessuna conoscenza in tutto il subcontinente. Negli anni successivi, l’ho rifatto, sempre da sola, sempre senza meta. Ecco, io sono una che non ha mai avuto paura di andarsene in giro per il mondo da sola, anche in luoghi non proprio facili per una donna non accompagnata. Io sono una di quelle che avreste crocifisso nel caso mi fosse successo qualcosa. Perché me l’ero andata a cercare, perché avrei dovuto restarmene a casa mia a fare l’uncinetto. Ecco, a me, come a ogni altra donna, nessuno si può permettere di dire cosa fare, come vestire, chi frequentare, dove andare, che religione abbracciare. E pensate che non lavoravo neppure in una ONG, ero solo una viaggiatrice che voleva vedere il mondo.
Allora, lo ripeto, ne avevo già scritto tempo fa, premesso che chi fa cooperazione internazionale fa un lavoro di pari dignità del militare, operaio, medico, giornalista, ingegnere meccanico, rappresentante di mobili; tutte le vite valgono allo stesso modo e ogni stato deve tutelare i propri cittadini e cittadine e ha l’obbligo di intervenire in caso di problemi all’estero, qualunque sia il lavoro o lo scopo del viaggio di questi. A parte che tutte queste storie quando sono stati rapiti degli uomini non si sono mai fatte, a parte che una dopo due anni di prigionia come minimo ha un sorriso grande quanto la faccia quando torna a casa e abbraccia i cari, ma davvero secondo qualcuno/a doveva scegliere l’outfit per sbarcare dall’aereo? Davvero non ci si può convertire alla religione che si vuole? Davvero ancora oggi musulmano per qualcuno significa terrorista? Ma uscite, girate il mondo, che l’ignoranza si cura solo leggendo e viaggiando, branco di pecore. Io ho amiche musulmane che portano il velo, che poi si chiama hijab, e altre che non lo indossano, perché anche quella è una scelta, a parte in alcuni ambiti di totale privazione dei diritti femminili dovute a sistemi totalitari e cattive interpretazioni del Corano, contro i quali sono la prima a scagliarmi inferocita. Detto questo, veramente questa ragazza sarà costretta a spostarsi con la scorta perché la minacciano? Ma che popolo di merda siamo, alla faccia del ‘ne usciremo persone migliori’.
A parte il non mettersi mai nella condizione di dire, sarebbe potuto succedere a me, a mia figlia, a una persona cara, e avrei voluto che il mio governo mi avesse aiutato. Non capisco, quello che pesa è il riscatto, ancora nemmeno certo, che è stato pagato? E nessuno parla dei 49 milioni rubati dalla lega o dei 26 milioni dell’ospedale della fiera di Milano che adesso chiude, o dei missili che acquistiamo, quelli non vanno a gravare sui tamponi e le casse integrazione? Sono proprio quei famosi 6 centesimi a testa che abbiamo speso e che ci sono stati detratti dai nostri benefit? Ripeto, 6 centesimi a testa meritano tutto quest’odio, questo letame buttato a palate su una giovane donna e la sua famiglia? Questo mi fa orrore e schifo. Io sono femminista perché ancora oggi il mondo pretende di decidere al mio posto della mia vita. Mia e di tutto il resto delle donne sul pianeta. Ma non mi avrete mai come volete voi!
Carmen Vicinanza, ha il karma di essere nata scorpione, peggiorato dal leone. Ama leggere, scrivere, viaggiare, conoscere, contestare, criticare, chiacchierare, sedere sul divano a guardare sitcom, mangiare, odorare, gustare, restare sorpresa, lasciare le cose incomplete. Trova che nell’esistenza terrena ci sia troppo poco tempo per fare queste cose ma prova comunque a farle tutte, senza particolare fretta…