
Aprile dolce dormire?

di Chiara Morello
Aprile dolce dormire? Ad Aprile esco finalmente dal lungo torpore di un sonno durato all’incirca tre anni. Sono un mendicante che vaga alla ricerca della verità: seduta da mesi, a braccia conserte sul gelido asfalto, ritrovo nel mio cappello la ricchezza delle menzogne donatemi però con immenso amore per un tempo talmente lungo che neppure posso rimembrare. Sono uno scheletro ridotto alle ossa, sono una sagoma priva di forme e di ombra, sono un mendicante che ha ricominciato a vagare alla ricerca del calore che mi è mancato per troppo tempo. Il freddo e la fame hanno logorato la mia anima, ritrovo brandelli del mio essere nelle crepe dei muri, nelle buche sulla strada, negli occhi della gente che non mi riconosce più. Persi i saluti, persa la salute. Sono scappata dalle case, ho scelto consapevolmente la vita di strada. Ho rifiutato la stabilità dei letti, ho scelto che la luna fosse la luce delle mie mille notti scomode trascorse sui tetti. Non si dovrebbe mai elemosinare: si riceve da chi spontaneamente dà. Chi elemosina, riceve le briciole, riceve ciò che è superfluo per la mano che scioccamente protende verso di lui fingendo di dare. Chi elemosina, riceve i resti, gioisce per gli scarti dei quali l’animo altrui, ingordo, si disfa. Aperti gli occhi, non vedo più occhi. Nel posto in cui ho perso te, mendicherò ancora. Nel posto in cui ho perso te, ritroverò me stessa. Il cappello colmo delle tue menzogne giace sulle scale sulle quali mille volte siamo stati: riprenditi ciò che è tuo, spogliati delle bugie delle quali ti sei vestito per anni. Spogliati e senti il freddo, mentre sudo per il peso delle troppe verità che indosso. Riprenditi ciò che è tuo, mentre io mi riprendo la vita.
Chiara Morello
Nel 1990, un uomo e una donna, non avendo di meglio da fare, hanno deciso di far nascere sotto il segno dei Gemelli, Chiara.
Chiara, colei che nella vita avrebbe intrapreso mille attività non portandone a termine alcuna. Chiara che, trasferitasi a Napoli non cercando alcuna fortuna, di fortuna non ne ha trovata. Chiara che soffre di logorrea cronica e di mutismo latente. Chiara che ama bere, mangiare e scrivere e del resto potrebbe fare e spesso fa volentieri a meno. Chiara che è chiara, solo di nome.